fra – la preposizione

Dialogo socratico

Dialogo socratico, cafè philo, philosophy for children, philosophy for community, meditazione filosofica e diario filosofico sono probabilmente le pratiche filosofiche più note. Hai mai incontrato uno di questi termini?

In generale, le pratiche filosofiche sono un insieme di metodi ed esercizi che utilizzano la filosofia a scopo formativo, di solito per chiarire e risolvere problematiche specifiche o situazioni critiche. Alcune sono individuali; altre sono dialogiche, di gruppo o di comunità. Quelle del secondo tipo, pur nella loro varietà, si configurano tutte come un processo guidato di riflessione condivisa e ricerca comune.

Il dialogo socratico è la pratica filosofica che utilizzo più spesso – sia nella consulenza sia nella formazione.

Cos’è il dialogo socratico?

Il dialogo socratico è una pratica discorsiva ideata negli anni Venti del secolo scorso da Leonard Nelson come strumento per insegnare a filosofare; poi sviluppata ed estesa dal suo allievo Gustav Heckman. Si tratta di una rielaborazione del metodo utilizzato da Socrate, che diverge dall’originale in quanto orientato a produrre risposte positive e concrete alle questioni trattate.

Il dialogo socratico nelsoniano consiste nello sforzo comune di trovare una verità condivisa riguardo un argomento o una domanda scelti come oggetto di indagine e discussione. È un percorso collaborativo che si basa sul rispetto di alcune regole specifiche e che richiede pazienza, ascolto reciproco e disponibilità a mettere in discussione le proprie convinzioni.

Il gruppo, composto da un numero di persone che varia da otto a dodici, è condotto da una figura esterna che ha un ruolo di facilitazione: guidare il processo, far rispettare le regole, permettere uno scambio equo e funzionale alla ricerca, far valere il principio socratico di sapere di non sapere.

La valenza formativa di questa pratica risiede anzitutto nel comportamento a cui è chiamato il gruppo: la vera posta in gioco non è ciò di cui si parla, bensì come si parla.

Come si svolge il dialogo socratico?

Il percorso prevede sette passaggi:

  1. si pone la domanda o la tesi da discutere;
  2. si raccolgono esperienze esemplifichino la questione;
  3. si sceglie un esempio tra quelli esposti da ciascuno;
  4. si dialoga, analizzando l’esempio e utilizzandolo come base per l’argomentazione;
  5. si annotano le affermazioni più significative finché non si riesce a formulare una posizione consensuale;
  6. si mette alla prova la definizione raggiunta, applicandola agli esempi portati nella seconda fase;
  7. si chiude la discussione e si avvia un meta-discorso, tematizzando questioni metodologiche o dinamiche di gruppo.

A cosa serve il dialogo socratico nei percorsi di consulenza e formazione?

Oltre che come pratica finalizzata all’insegnamento del filosofare, il dialogo socratico può essere proposto come attività all’interno di percorsi volti allo sviluppo e alla fioritura.

In particolare, nella formazione il dialogo socratico può essere un ottimo strumento per:

  • introdurre argomenti complessi (pensiero critico, argomentazione, public speaking);
  • allenare le competenze relazionali (ascolto, comunicazione efficace, cooperazione);
  • arrivare a una definizione comune e condivisa di una certa tematica;
  • costruire o rafforzare un team/équipe di lavoro.

Nella consulenza individuale, invece, il dialogo socratico può, per la sua natura maieutica, essere il contesto in cui imparare a notare le proprie contraddizioni interiori, mettere in questione se stessǝ e osservarsi con distacco.

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