Sviluppare le competenze relazionali nei luoghi di lavoro

Come consulente e formatrice mi occupo di favorire e sviluppare relazioni coraggiose.
Questa è la mia missione. Mi piacerebbe diventasse la nostra.

Tu porta uno zaino capiente, scarpe comode e una borraccia. Io disegno una mappa e ti accompagno per un tratto del cammino. Poi ti lascio proseguire.

Non pensare di trovare la strada spianata. Non ti darò indicazioni, non ti suggerirò scorciatoie. Partiremo da te, percorreremo la tua strada.
Ci sono molti modi di stare fra, tutti validi e proficui. Noi cercheremo il tuo. O il vostro.

Il mio approccio si fonda sul rispetto, l’epochè, l’autonomia, l’autodeterminazione, il senso critico.
E il divertimento.

Un approccio per favorire le competenze relazionali

Progetto percorsi di consulenza e formazione per aziende, enti, scuole e terzo settore.
Ogni percorso è cucito su misura, ma tutti prevedono di mettere in discussione la situazione presente e co-creare nuove possibilità.

Per stimolare il benessere organizzativo e la fioritura professionale, propongo un approccio maieutico e ludico: molta esperienza, poche nozioni, nessuna prescrizione.
Le tematiche che possiamo approfondire per sviluppare le competenze relazionali sono queste:

  • comunicazione non violenta e inclusiva,
  • generation gap e gender gap,
  • diversity management,
  • gestione del conflitto,
  • educazione emotiva,
  • leadership gentile,
  • cultura dell’errore,
  • vulnerabilità,
  • soft skills.

Ti accompagno, vi accompagno.
La meta la decidi tu, il viaggio lo facciamo per un pezzo insieme, strumenti e risorse li scopriremo lungo il cammino.

Percorsi di gruppo o individuali sulle competenze relazionali

La maggior parte dei percorsi di consulenza e formazione sono progettati per i gruppi.
Ma, a volte, affianco individualmente chi dei gruppi si prende cura. Propongo due forme di consulenza.

Consulenza organizzativa: percorsi di formazione per aziende, imprese, servizi educativi e sociosanitari, scuole, enti e fondazioni.

Consulenza individuale: percorsi di formazione per singolə professionistə.

Per lavorare sulle competenze relazionali ci vuole coraggio

Cor-aggio significa avere (a) cuore, agire con cuore. Non vuol dire essere senza paura.
Ma ascoltare i timori, vedere i rischi e riconoscere le difficoltà senza rinunciare ad agire secondo il sentimento, la voce intima e profonda che sa cosa è giusto.

Abbiamo bisogno di relazioni coraggiose per:

  • rendere i contesti lavorativi dei luoghi sicuri,
  • assecondare con contezza il cambiamento,
  • abitare la complessità.


Da decenni abitiamo un mondo veloce e frammentato, in costante trasformazione.
Negli ultimi anni, poi, stiamo facendo in conti anche con l’incertezza, l’emergenza, l’imprevisto.
Per abitare la complessità e far fronte al cambiamento non basta introdurre riforme e innovazioni interne.
Occorre promuovere una cultura del legame, prendersi cura della comunità professionale e rendere il lavoro un luogo sicuro.
Sviluppare relazioni consapevoli e favorire l’educazione alle differenze significa affrontare con contezza le sfide del nostro tempo.

Il cor-aggio – avere cuore, agire con cuore – non è assenza di paura.
È la virtù che consente di ascoltare i timori, vedere i rischi, riconoscere le difficoltà, senza però rinunciare ad agire seguendo il sentimento, la voce intima e profonda che sa cosa è giusto.

Per abitare la complessità, per assecondare con contezza il cambiamento, per rendere la comunità professionale un luogo sicuro, servono relazioni coraggiose.
Questo è il mio lavoro!

Progetto percorsi di consulenza e formazione per aziende, scuole, enti pubblici e terzo settore. I percorsi si strutturano in tre fasi (e prevedono di passare attraverso altrettanti turning point):
  • osservare e ascoltare senza giudizio
  • riconoscere la situazione presente
  • co-creare nuove possibilità

Le tematiche e questioni di cui mi occupo, sempre secondo una logica relazionale, sono: soft skills, educazione emotiva, cultura dell’errore, vulnerabilità, leadership gentile, gestione del conflitto, comunicazione non violenta e inclusiva, generation gap e gender gap, diversity management, genitorialità.
Per lo più, lavoro direttamente con i gruppi. Ma a volte resto dietro le quinte, lavorando con chi dei gruppi si prende cura.

Mi piace definirmi una facilitatrice perché, più che dare consigli e trasmettere nozioni, favorisco la consapevolezza e promuovo la responsabilità.
Ti accompagno, vi accompagno. La meta la decidi tu, il viaggio lo facciamo per un pezzo insieme, strumenti e risorse li scopriremo lungo il cammino.
Vuoi lavorare con me one to one?
Allora passa a trovarmi
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